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Radiochirurgia

aggiornato il 02/05/2023

La radiochirurgia è una tecnica che utilizza radiazioni ionizzanti ad alta energia per trattare lesioni patologiche nel corpo umano, come tumori o malattie vascolari cerebrali. A differenza della chirurgia tradizionale, la radiochirurgia non richiede alcun intervento invasivo.
La radiochirurgia è una forma di terapia radiante che utilizza un particolare tipo di radioterapia, chiamata radioterapia stereotassica, che dirige una dose elevata di radiazioni ionizzanti in un'area specifica del corpo con precisione millimetrica. Questo consente di danneggiare il meno possibile il tessuto sano circostante e pertanto di minimizzare i possibili effetti collaterali.
La radiochirurgia viene spesso utilizzata per il trattamento di tumori cerebrali, malattie vascolari cerebrali e altre malattie neurologiche. La radiochirurgia viene per definizione eseguita in un'unica sessione, ma in alcuni casi il trattamento radiante può essere suddiviso in più sedute, a seconda della dimensione e della posizione della lesione da trattare.
Come per ogni procedura chirurgica, ci sono possibili rischi e complicanze associati alla radiochirurgia ma, con le giuste precauzioni e un'equipe medica esperta, la radiochirurgia può essere un'opzione efficace e sicura per il trattamento dei tumori cerebrali.

Per quali lesioni può essere utilizzata la radiochirurgia?
La radiochirurgia può essere utilizzata per trattare diversi tipi di tumori cerebrali, tra cui:
- Meningiomi: questi tumori si sviluppano dalle meningi, le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale.
- Neurinomi/Schwannomi: questi tumori si sviluppano dalle cellule di Schwann, le cellule che avvolgono i nervi periferici.
- Adenomi ipofisari: questi tumori si sviluppano dalla ghiandola pituitaria, una ghiandola che si trova alla base del cervello.
- Metastasi cerebrali: queste sono le cellule tumorali che si sono diffuse al cervello da altri siti nel corpo.
- Cavernomi e malformazioni arterovenose cerebrali: questi sono malformazioni vascolari cerebrali che possono causare sintomi come emorragie cerebrali, epilessia e cefalea.

Quali sono i vantaggi e i limiti della radiochirurgia cerebrale?
Tra i vantaggi della radiochirurgia cerebrale ci sono:
- Bassa invasività: la radiochirurgia cerebrale non richiede incisioni chirurgiche, quindi non ci sono cicatrici, dolore o rischio di infezione.
- Precisione: il trattamento è mirato con precisione millimetrica alla lesione cerebrale, riducendo al minimo il danno ai tessuti sani circostanti.
- Efficacia: molti pazienti con tumori cerebrali trattati con la radiochirurgia hanno una buona risposta al trattamento, con riduzione o stabilizzazione delle lesioni.
- Rapido recupero: vista la bassa invasività della procedura, la maggior parte dei pazienti può tornare alle normali attività quotidiane subito dopo il trattamento.
- Trattamento ambulatoriale: in alcuni casi, la radiochirurgia cerebrale può essere eseguita in regime di day hospital o ambulatoriale, riducendo al minimo il tempo di ospedalizzazione.
- Miglioramento della qualità della vita: la radiochirurgia cerebrale può aiutare a ridurre i sintomi neurologici causati dalle lesioni cerebrali, migliorando la qualità della vita dei pazienti.
Nonostante i vantaggi della radiochirurgia, ci sono alcune limitazioni da considerare:
- Dimensioni del tumore: la radiochirurgia è più efficace per i tumori cerebrali di piccole o medie dimensioni, solitamente inferiori a 3-4 cm. Tumori più grandi potrebbero richiedere una combinazione di trattamenti.
- Localizzazione del tumore: alcuni tumori potrebbero essere situati in posizioni “difficili”, poiché adiacenti a strutture molto sensibili e da preservare, rendendo impossibile il loro trattamento.
- Tipo di tumore: non tutti i tumori cerebrali sono adatti per la radiochirurgia. In alcuni casi, potrebbe essere necessario utilizzare altre terapie, come la chemioterapia o la radioterapia tradizionale.
- Effetti collaterali: anche se la radiochirurgia è considerata un trattamento molto sicuro, ci possono essere alcuni effetti collaterali come cefalea e, in rari casi, sintomatologia neurologica da alterazione dei tessuti sani circostanti.

Qual è l'efficacia della radiochirurgia cerebrale?
L'efficacia della radiochirurgia cerebrale dipende dalle caratteristiche del paziente, della lesione da trattare e dal tipo di tecnica radioterapica utilizzata. In generale, la radiochirurgia cerebrale è stata dimostrata essere efficace nel trattamento di molte lesioni cerebrali, tra cui tumori, malformazioni arterovenose (MAV), neurinomi e metastasi cerebrali.
Il tasso di successo della radiochirurgia cerebrale dipende dalla dimensione e dalla localizzazione della lesione cerebrale, nonché dalle condizioni generali del paziente. In generale, le lesioni cerebrali più piccole e ben definite hanno maggiori possibilità di rispondere positivamente alla radiochirurgia.
Secondo le statistiche, la radiochirurgia cerebrale ha un tasso di controllo locale della malattia (il tasso di riduzione o scomparsa della lesione) che varia dal 70% all'90% dei casi, a seconda della lesione cerebrale e della durata del follow-up.
La radiochirurgia cerebrale può anche essere utilizzata in combinazione con altri trattamenti, come la chirurgia tradizionale e la chemioterapia, per aumentare l'efficacia del trattamento.
In sintesi, la radiochirurgia cerebrale può essere un'opzione efficace per il trattamento di alcune lesioni cerebrali, tuttavia ogni caso deve essere valutato individualmente dal medico specialista per determinare la miglior opzione terapeutica.

Quali sono le alternative alla radiochirurgia?
Le alternative alla radiochirurgia per il trattamento dei tumori cerebrali dipendono dalle dimensioni, dalla localizzazione e dal tipo di tumore. Alcune opzioni includono:
- Chirurgia: la rimozione chirurgica del tumore è spesso il trattamento di prima scelta per i tumori cerebrali, soprattutto se sono di grandi dimensioni o se causano sintomi gravi. La chirurgia può essere seguita da radioterapia o chemioterapia per ridurre il rischio di recidiva.
- Radioterapia: la radioterapia è un trattamento che utilizza raggi X ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Può essere somministrata in diverse modalità ed è usualmente suddivisa in numerose sedute.
- Chemioterapia: la chemioterapia utilizza farmaci per distruggere le cellule tumorali. Può essere somministrata per via orale o mediante infusione endovenosa.
In alcuni casi, la combinazione di diverse opzioni di trattamento può essere la scelta migliore per il paziente.

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